Sono nata a Torino nell'anno dei grandi ideali.
Ero come un piccolo bruco che ascoltava, guardava, cercava di capire.

Mi muovevo spaesata in cerca di qualcosa o qualcuno di familiare.

Ho cominciato a trovare parole, e mi sono laureata in Lettere Moderne.
Per riconoscere i fiori di cui nutrirmi, ho scritto Il Romanzo Corruttore: pro e contro il romanzo tra Sette e Ottocento.

Ho continuato a cercare. Qualcosa o qualcuno di familiare.

Mi sono diplomata alla S.I.Y.R. la Scuola quadriennale per Insegnanti di Yoga Ratna di Gabriella Cella.
Nello yoga per la prima volta ho riconosciuto frammenti di cielo. E la mia tesi voleva Specchiarsi nell'Universo.

A quarant'anni ho fatto il mio primo bilancio raccogliendo tutti i fili del passato
ed è nata l'autobiografia "Figlia del Sessantotto".

Ho cercato e chiamato la direzione in cui potessi sentirmi davvero felice.
La via della ricerca non ha sentieri prederminati,
ed è questo il segreto della libertà.
Ho camminato da sola nei boschi per imparare ad ascoltare.

E ancora viaggio, per ritovare, per me e per ogni viandante che passa di qui,
la strada per ricongiungersi all'essenza, semplice e felice.